Il Consiglio comunale di Lucera ha reso omaggio alla memoria di Giacomo Matteotti

Giacomo Matteotti

Il Consiglio comunale di Lucera, nella seduta straordinaria di giovedì 20 giugno, ha omaggiato la figura di Giacomo Matteotti, a cento anni dal suo assassinio, per mano di squadristi fascisti.

È stato il consigliere di maggioranza Antonio Dell’Aquila a leggere una nota sulla tragica fine del segretario del Partito Socialista Unitario, che mai indietreggiò, nemmeno quando chiare furono le minacce di morte.

Il 10 giugno 1924 – è detto nella nota letta in aula -, un gruppo di squadristi fascisti sequestrò e uccise Giacomo Matteotti. Il giovane deputato, segretario del Partito Socialista Unitario, era diventato il nemico numero uno di Benito Mussolini e del suo regime. Matteotti, più e più volte, in Parlamento aveva denunciato le violenze, i soprusi e i brogli dei fascisti, dimostrando sempre un grande coraggio, in anni in cui agonizzavano la libertà e la democrazia nel nostro Paese. Originario del Polesine, Giacomo Matteotti dedicò il suo impegno per migliorare le condizioni di vita dei ceti meno abbienti, nella sua terra natia così come altrove. Ma era anche un esperto di politica economica. Contestò in Commissione Bilancio i dati falsi sul bilancio dello Stato che il governo Mussolini intendeva far passare e soprattutto, grazie alle sue relazioni internazionali, venne in possesso di documenti attestanti torbidi affari relativi a una concessione petrolifera in Italia. Una storia di corruzione ad alti livelli istituzionali che Giacomo Matteotti, quel tragico 10 giugno 1924, avrebbe denunciato alla Camera dei Deputati. Dove non arrivò mai perché qualcuno, in maniera premeditata, aveva deciso che l’esponente socialista non doveva più essere la spina nel fianco di un regime che si avviava a diventare dittatura. Si chiede l’omaggio del Consiglio comunale di Lucera per una figura luminosa della Storia d’Italia, in occasione dei cento anni del suo assassinio“.

Un applauso è stato tributato dalla massima Assise cittadina alla memoria di un martire, che interpretò fino all’estremo sacrificio il suo mandato in difesa delle libertà costituzionali.

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